David Gilmour - Firenze, piazza Santa Croce 02 Agosto 2006
Serata bellissima, non potevo chiudere in maniera migliore la mia stagione di concerti 2006.
Arriviamo a Firenze in leggero ritardo causa il solito traffico, giusto il tempo di trovare un parcheggio e poi ci camuffiamo da bagarini per piazzare il biglietto di Riccardone che s'è "saltato" anche questo concerto; tutto a gonfie vele, evitato anche l'arresto e allora non rimane che trovare un posto decente e qui è dura dato che il nostro biglietto categoria poveri (52 euri...) ci relega alle ultime file.
Come consuetudine, ultimamente la serata inizia in perfetto orario sui battiti di Speak to me e subito una chicca favolosa, Time con Gilmour che sfodera subito la sua bella Strato black con battipenna nero, come ai tempi del tour di Animals e dintorni.
Poi inizia una lunga carrellata con praticamente tutti i brani dell'ultimo album;, inutile dire, eseguiti magistralmente eppoi la location è bellissima, piazza SantaCroce è di per sè un luogo incantevole e oltretutto la serata è bella, le nubi sono andate; nota molto lieta, oltre alla band ormai consolidata (Phil Manzanera, l'ex Roxy Music alla seconda chitarra, Guy Pratt al basso, Di Stanislao alla batteria, Dick Parry al sax, John Carin a tastiere slide guitar e tutto il resto!) c'è anche la presenza di Richard Wright alle tastiere e quindi dopo Waters e Mason a Lucca, nel giro di un mese mi sono gustato tutti i Floyd superstiti (e allora il pensiero va anche a Syd...)
Dopo una breve pausa (il ragazzino ha sessant'anni suonati eheh) lo show riprende e qui arrivano i pezzi forti: Shine on your crazy diamond è sempre bellissima e arricchita dal bend di David è a dir poco da pelle d'oca e tutto il resto non è da meno con l'ex Floyd che si diverte sfoggiando oltre alle inseparabili Stratocaster, una taglenente Telecaster (Astronomy Domine...), la corposissima Gretch, varie acustiche e ovviamente la slide.
Tutto fila via liscio come da programma, lo show è bellissimo e poi ecco quello che non mi aspettavo...Echoes suonata in tutti i suoi ipnotici venti e passa minuti...no, di più non posso chiedere...
Infine arrivano i due bis che ormai sono una sigla di chiusura doverosa, Wish you were here e Comfortably Numb e io amo sentirmi confortevolmente intorpidito...
Grazie
Arriviamo a Firenze in leggero ritardo causa il solito traffico, giusto il tempo di trovare un parcheggio e poi ci camuffiamo da bagarini per piazzare il biglietto di Riccardone che s'è "saltato" anche questo concerto; tutto a gonfie vele, evitato anche l'arresto e allora non rimane che trovare un posto decente e qui è dura dato che il nostro biglietto categoria poveri (52 euri...) ci relega alle ultime file.
Come consuetudine, ultimamente la serata inizia in perfetto orario sui battiti di Speak to me e subito una chicca favolosa, Time con Gilmour che sfodera subito la sua bella Strato black con battipenna nero, come ai tempi del tour di Animals e dintorni.
Poi inizia una lunga carrellata con praticamente tutti i brani dell'ultimo album;, inutile dire, eseguiti magistralmente eppoi la location è bellissima, piazza SantaCroce è di per sè un luogo incantevole e oltretutto la serata è bella, le nubi sono andate; nota molto lieta, oltre alla band ormai consolidata (Phil Manzanera, l'ex Roxy Music alla seconda chitarra, Guy Pratt al basso, Di Stanislao alla batteria, Dick Parry al sax, John Carin a tastiere slide guitar e tutto il resto!) c'è anche la presenza di Richard Wright alle tastiere e quindi dopo Waters e Mason a Lucca, nel giro di un mese mi sono gustato tutti i Floyd superstiti (e allora il pensiero va anche a Syd...)
Dopo una breve pausa (il ragazzino ha sessant'anni suonati eheh) lo show riprende e qui arrivano i pezzi forti: Shine on your crazy diamond è sempre bellissima e arricchita dal bend di David è a dir poco da pelle d'oca e tutto il resto non è da meno con l'ex Floyd che si diverte sfoggiando oltre alle inseparabili Stratocaster, una taglenente Telecaster (Astronomy Domine...), la corposissima Gretch, varie acustiche e ovviamente la slide.
Tutto fila via liscio come da programma, lo show è bellissimo e poi ecco quello che non mi aspettavo...Echoes suonata in tutti i suoi ipnotici venti e passa minuti...no, di più non posso chiedere...
Infine arrivano i due bis che ormai sono una sigla di chiusura doverosa, Wish you were here e Comfortably Numb e io amo sentirmi confortevolmente intorpidito...
Grazie

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